Tu sei la pace tra le guerre;
tu sei il silenzio in mezzo al frastuono;
tu sei l’amore dove prima c’è stato l’odio;
tu sei l’arcobaleno dopo il temporale violento;
tu sei il tizzone ardente tra il gelo dei ghiacciai;
tu sei la bellezza nel mondo in cui regna l’orrendo;
tu sei la stella polare, per il marinaio, nella notte più buia;
tu sei il porto sicuro in cui le barche si proteggono dalle onde rabbiose;
tu sei la neve che dipinge di bellezza anche il paesaggio più maltrattato;
tu sei ciò che gli altri non sono mai stati e non potranno mai essere
perché: tu sei tu.
Farfalla
Questa poesia ha partecipato al concorso nazionale di poesia “Dantebus.”
Battito d’ali leggero
sinuoso il tuo volo,
di mantello colorato vestita
sulla brezza ti poggi.
In vita precedente nato bruco
ora corpo mutato
di metamorfosi memoria smarrita.
In direzione dell’orizzonte vai
ignoto è il tuo percorso
luce la tua meta.
Turbamento tra simili
animo inquieto,
ali cingono il corpo
anima infonde coraggio,
splendi.
Natale
Questa poesia è stata pubblicata nella raccolta “Poesie di Strada Vol. 2” edita da Idrovolante Edizioni ed acquistabile qui.
Fanciullo
colma gli occhi,
attingi gioia
dal mare, è pieno.
Nuota
immergiti
cavalca l’onda
naviga.
Seduto sulla sabbia
ti attende
nuovo tempo
di mestizia
vestito.
Militari
Questa poesia è stata pubblicata nella raccolta “Poesie di Strada Vol. 2” edita da Idrovolante Edizioni ed acquistabile qui.
Alberi immobili
piegati dal vento
privati di intenzioni.
Fissano il sole,
tronchi rigidi
ricoperti
di corteccia logora.
Loro tempo eroso
da altrui volontà,
attesa di tramonto.
Folata fulminea trafigge
rami scossi,
e foglie
cadono,
e dondolano,
e ritornano terra.
Usato
Il grande salto
Uomini vuoti
Felicità
Fiori
Cosa ne sanno loro?
Cosa ne sanno loro dell’isteria della gente?
Incapaci di vedere un nemico invisibile.
Cosa ne sanno loro dell’aria putrida?
Avvelenata dalla boria dell’essere umano.
Cosa ne sanno loro della pioggia?
Assente da così tanto tempo da non potersi nutrire.
Cosa ne sanno loro del sole?
Caldo nel momento sbagliato.
Loro non lo sanno.
Loro sono incuranti dell’orrore che li circonda.
Loro non lo sanno.
Loro non possono saperlo: sbocciano.