È la tua voce che mi tranquillizza. È il tuo modo di parlare, il tuo modo di chiamarmi, quel nomignolo che mi riservi. È che sei tu. E quando si tratta di te, io non lo so che mi succede. Per quanto cerchi di trattenermi, se si tratta di te io sono felice.
L’ombra del vento
Haruki Murakami
Non capisco come sia possibile che amare profondamente qualcuno voglia dire ferire quella persona in modo tanto crudele. Perché se così fosse, che significato avrebbe amare?
Kafka sulla spiaggia
Sei innamorato, dice. Sì. Quindi ogni giorno, ogni volta, il viso, l’immagine della ragazza che ami ti appaiono speciali e preziosi. Sì, e so di poterli perdere da un momento all’altro.
Kafka sulla spiaggia
Anche se quel giorno non ci fossimo incontrati tutto sarebbe andato nello stesso modo. Ci eravamo incontrati perché doveva succedere, e anche se non fosse stato quel giorno, prima o poi ci saremmo sicuramente incontrati da qualche parte. Naturalmente questa idea non si fondava su niente, ma era quello che sentivo.
Norwegian Wood
“Tu mi sembri un tipo che ama meditare su tutto”.
Norwegian Wood
“Mah, può darsi,” – dissi. “Sarà per questo che non homolto successo con gli altri, da sempre”
Jerome David Salinger
Che l’addio sia triste o brutto non me ne importa niente, ma quando lascio un posto mi piace saperlo, che lo sto lasciando. Se no, ti senti ancora peggio.
Il giovane Holden
Non facevamo che tenerci per mano, ad esempio. Vi sembrerà una cosa da niente, lo capisco, ma era fantastica quando la tenevate per mano. La maggior parte delle ragazze, provate a tenerle per mano, e quella maledetta mano o muore nella vostra, o loro credono di dover continuare a dimenarla tutto il tempo, come se avessero paura di annoiarvi o che so io. Jane era un’altra cosa. Andavamo in un dannato cinema o in un posto così, e subito cominciavamo a tenerci per mano, e non ci lasciavamo sino alla fine del film. E senza cambiare posizione né farne un affare di stato. Con Jane non stavi nemmeno a pensare se avevi la mano sudata o no. Sapevi soltanto che eri felice. E lo eri davvero.
Il giovane Holden
È strano. Non raccontate mai niente a nessuno. Se lo fate, poi comincia a mancarvi chiunque.
Il giovane Holden
Angelo De Pascalis
Di inverno il mare si fa guardare solo da chi lo ama davvero. Al mare dobbiamo rispetto. Silenzio. Meditazioni. Al mare dobbiamo intimità . Il mare è un altare. L’altare delle emozioni.
Sotto il vestito l’anima
Con certi abbracci ci fai l’amore. Continuamente. E ti tengono inchiodato al muro dei ricordi proiettandoti nei tuoi sogni migliori. In certi abbracci ci sei. Sei tu. A casa. Tra carezze di speranza e sussurri d’emozione.
Non è vero che le parole non contano. Le parole accarezzano, graffiano, e qualche volta uccidono. Poi ci sono quelle che mancano, che fanno male per non essere mai state pronunciate.
Gustave Flaubert
Lui obbedì; ma l’arditezza del suo desiderio protestò contro il servilismo della sua condotta, e per una sorta d’ingenua ipocrisia si convinse che quel divieto di vederla gli conferiva una specie di diritto ad amarla.
Madame Bovary
Amava il mare solo quand’era in tempesta e il verde solo quando ricopriva le rovine. Doveva poter ricavare dalle cose una specie di profitto personale; respingeva come inutile quanto non contribuiva immediatamente a saziare la voracità del suo cuore, aveva un temperamento più sentimentale che artistico, voleva emozioni e non paesaggi.
Madame Bovary
Emma dimagrì, le sue gote si fecero pallide, il suo volto si affilò. Con quelle bande di capelli neri, quei grandi occhi, quel naso dritto, quell’andatura da uccello, sempre silenziosa, pareva attraversare l’esistenza sfiorandola appena, e portare in fronte il vago segno di una sublime predestinazione. Era così triste, così calma, così dolce e al tempo stesso così riservata che, vicino a lei, ci si sentiva presi da un fascino glaciale: come quel brivido che si prova nelle chiese tra il profumo di fiori mescolato al freddo dei marmi.
Madame Bovary
Virgilio
Alessandro Baricco
Perché è così che ti frega, la vita. Ti piglia quando hai ancora l’anima addormentata e ti semina dentro un’immagine, o un odore, o un suono che poi non te lo togli più. E quella lì era la felicità . Lo scopri dopo, quando è troppo tardi. E già sei, per sempre, un esule: a migliaia di chilometri da quell’immagine, da quel suono, da quell’odore. Alla deriva.
Castelli di rabbia
Francis Scott Fitzgerald
Aristotele
Italo Calvino
E lei: Tu credi che l’amore sia dedizione assoluta, rinuncia di sé. Era lì sul prato, bella come mai, e la freddezza che induriva appena i suoi lineamenti e l’altero portamento della persona sarebbe bastato un niente a scioglierli, e riaverla tra le braccia… Poteva dire qualcosa, Cosimo, una qualsiasi cosa per venirle incontro, poteva dirle: Dimmi che cosa vuoi che faccia, sono pronto. E sarebbe stata di nuovo felicità per lui, la felicità insieme senza ombre. Invece disse: non ci può essere amore se non si è sé stessi con tutte le proprie forze.
Il barone rampante
Mi sembra che il linguaggio venga sempre usato in modo approssimativo, casuale, sbadato, e ne provo un fastidio intollerabile. Non si creda che questa mia reazione corrisponda a un’intolleranza per il prossimo: il fastidio peggiore lo provo sentendo parlare me stesso. Per questo cerco di parlare il meno possibile, e se preferisco scrivere è perché scrivendo posso correggere ogni frase tante volte quanto è necessario per arrivare non dico a essere soddisfatto delle mie parole, ma almeno a eliminare le ragioni d’insoddisfazione di cui posso rendermi conto.
Lezioni americane
Al termine di un viaggio per raggiungere l’amante, un uomo capisce che la vera notte d’amore è quella che ha passato in uno scomodo scompartimento di seconda classe correndo verso di lei.
Gli amori difficili