L’amore vive finché si fanno progetti e sogni in suo nome, finché si coniugano i verbi al futuro, finché coloro che si amano non smettono mai, almeno un po’, di mancarsi.
Charles Bukowski
Poi lei si rigirò su un fianco, posò il capo sul mio braccio. La guardai. Tutto il cielo e la terra si specchiavano nei suoi occhi. Seguitammo a guardarci. Mi pareva che avrei potuto annegarci nei suoi occhi. Poi l’accarezzai sul viso, ci baciammo, la trassi a me. La strinsi. Con l’altra mano le frugavo fra i capelli. Fu un bacio d’amore, un lungo bacio di puro amore.
La tristezza è causata dall’intelligenza. più comprendi certe cose, e più vorresti non comprenderle.
Quando Dio creò l’amore non ci ha aiutato molto. Quando Dio creò te distesa a letto sapeva cosa stava facendo, era ubriaco e su di giri e creò le montagne e il mare e il fuoco allo stesso tempo, ha fatto qualche errore, ma quando creò te distesa a letto fece tutto il Suo Sacro Universo.
Io l’amavo. Amavo lei e i suoi capricci, il suo viso, la sua voce da puttana innocente. Succedeva sempre così: potevo scappare e riempirmi la vita di sogni, ma quando lei non c’era, quando lei smetteva di sfiorarmi, cazzo, quando lei non mi sfiorava più, io sfiorivo.
Quando sei felice bevi per festeggiare. Quando sei triste bevi per dimenticare, quando non hai nulla per essere triste o essere felice, bevi per fare accadere qualcosa.
Cominciai a sentire lo stomaco che andava su e giù. Mi sentivo male, mi sentivo inutile, triste. Ero innamorato di lei
Lucio Anneo Seneca
Chi indossa una veste di porpora che nessuno vede? Chi usa vasellame d’oro per un pasto senza convitati? Chi, standosene tutto solo in campagna, sdraiato sotto un albero, fa sfoggio del suo lusso? Nessuno fa grandi spese per la sola soddisfazione dei suoi occhi o di pochi familiari; ma ognuno mette in mostra le proprie viziose raffinatezze in proporzione del numero degli spettatori. È così: tutte le nostre follie trovano un incentivo nel fatto che qualcuno possa ammirarle e conoscerle.
Lettere a Lucilio
Oscar Wilde
Umberto Eco
Paulo Coelho
Daniel Glattauer
Un giorno ci incroceremo in un caffè o in metropolitana. Cercheremo di non riconoscerci o di fingere di non vederci, ci gireremo svelti dall’altra parte. Saremo imbarazzati per ciò che è diventato il nostro “noi”, per quello che ne è rimasto. Niente. due estranei uniti da un passato immaginario.
Le ho mai raccontato del vento del nord
Cast Away
David Grossman
Avevi ragione: in fondo, sto cercando un compagno immaginario. Ma hai sbagliato nel dire che forse non ho bisogno di un compagno reale. È esattamente il contrario: ho bisogno di un compagno reale per il mio viaggio immaginario.
Che tu sia per me il coltello
Guardo ogni cosa bella due volte. Ho deciso così. Una volta per me e una per te.
Che tu sia per me il coltello
Pensò che non aveva mai incontrato nessuno con cui si sentiva tanto bene tacendo.
Qualcuno con cui correre