Fëdor Dostoevskij

Li aveva risuscitati l’amore, il cuore dell’uno racchiudeva infinite fonti di vita per l’altro. Si prefissero di aspettare e di aver pazienza. Restavan loro ancora sette anni di attesa; e nel frattempo quanto intollerabile dolore e quanta felicità  sconfinata! Ma egli era risuscitato, e lo sapeva, lo sentiva pienamente con tutto il suo essere rinnovato, e lei, lei non viveva che della vita di lui!

Delitto e castigo

Capitano a volte incontri con persone a noi assolutamente estranee, per le quali proviamo interesse fin dal primo sguardo, all’improvviso, in maniera inaspettata, prima che una sola parola venga pronunciata.

Delitto e castigo

Immenso sarà  il dolore che apparirà  ai tuoi occhi, e in questo dolore sarai felice. Ecco la consegna che ti do: nel dolore cerca la felicità .

I fratelli Karamazov

Io vorrei farti dormire, ma… come i personaggi delle favole, che dormono per svegliarsi solo il giorno in cui saranno felici. Ma succederà  così anche a te. Un giorno tu ti sveglierai e vedrai una bella giornata. Ci sarà  il sole, e tutto sarà  nuovo, cambiato, limpido. Quello che prima ti sembrava impossibile diventerà  semplice, normale. Non credi? Io sono sicuro. E presto. Anche domani. Guarda, Natalia, il Cielo! è una meraviglia!

Le notti bianche

Il cielo era stellato, tanto che, dopo averlo contemplato, ci si chiedeva se sotto un cielo così potessero vivere uomini senza pace.

Le notti bianche

Sono completamente senza una storia. Come si dice da noi, ho vissuto per me stesso, ciò completamente solo… Solo, completamente solo, sapete che vuol dire solo?
Come solo? Vuol dire che non avete mai visto nessuno?
Oh, no, in quanto a vedere le persone, ne vedo, e tuttavia sono solo.

Le notti bianche

E ti chiedi: ” Dove sono i tuoi sogni?”, e scuotendo la testa dici: “Come volano in fretta gli anni!”. E di nuovo ti chiedi: “Che cosa hai fatto con i tuoi anni? Dove hai sepolto il tuo tempo migliore? Hai vissuto o no?”. Diciamo a noi stessi: “Guarda come nel mondo si gela. Passeranno ancora altri anni, a loro seguirà una triste solitudine, arriverà la vecchiaia barcollante sulle grucce, e poi l’angoscia e la tristezza. Impallidirà il tuo mondo fantastico, svaniranno, appassiranno i tuoi sogni, e cadranno come le foglie gialle dagli alberi.

Le notti bianche

Il sognatore non desidera nulla, perché è superiore ai desideri, perché ha tutto, perché è satollo, perché è lui stesso l’artefice della sua vita e se la crea ogni ora, secondo una nuova volontà.

Le notti bianche

Oh, sì che è notevole; lei è una vera bellezza, Aglàja Ivànovva, una bellezza straordinaria. Lei è così bella che si ha addirittura paura di guardarla. È difficile valutare la bellezza, e io non ci sono preparato. La bellezza è un enigma.

L’idiota

“No, non lo so, ora penso a tutt’altro.” “E a che cosa pensi?” “Ecco, quando tu ti alzi e mi passi vicino, io ti guardo e ti seguo con gli occhi ; sento il fruscio della tua veste e il cuore mi vien meno, e se esci dalla stanza, mi ricordo di ogni tua parola, e con quale intonazione Hai detto ogni cosa. Tutta questa notte non ho pensato a nulla, ho sempre ascoltato il tuo respiro nel sonno, e come ti sei mossa un paio di volte.”

L’idiota

Mi tormentava, allora, anche un’altra circostanza: il fatto che nessuno mi somigliava e io non somigliavo a nessuno. “Io sono solo, e loro sono tutti”, pensavo, e mi mettevo a riflettere.

Memorie del sottosuolo

Non solo non sono stato capace di diventare cattivo, non sono stato capace di diventare niente: né cattivo, né buono, né disonesto, né onesto, né un eroe, né un insetto. Adesso vivacchio, oramai, nel mio angolino, dicendo che sono cattivo, eccitandomi con una malvagia, inutile idea consolatoria, che un uomo intelligente non può seriamente diventar niente, e che diventan qualcuno soltanto i coglioni.

Memorie dal sottosuolo

Nei ricordi di ogni uomo ci sono certe cose che egli non svela a tutti, ma forse soltanto agli amici. Ce ne sono altre che non svelerà neppure agli amici, ma forse solo a sé stesso, e comunque in gran segreto.Ma vene sono infine, di quelle che l’uomo ha paura di svelare perfino a sé stesso, e ogni uomo perbene accumula parecchie cose del genere.

Memorie dal sottosuolo

Ebbene, talvolta a un uomo accade proprio così, di smarrirsi nei propri sentimenti e dir sciocchezze, e questo non dipende da altro che da troppo fervore nel cuore.

Povera gente

Una risposta a “Fëdor Dostoevskij”

  1. Che meraviglia, D danza con la penna e tutt’intorno a sé l’ uomo , un po’ zoppo, che sbaglia il tempo ma nessuno ci fa troppo caso.

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